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La cannabis danneggia i polmoni come il tabacco ma più velocemente

Pneumologia Redazione DottNet | 04/06/2020 17:55

Studio Unimore-Aou Modena, 'Preoccupa la giovane età dei pazienti'

Il fumo di cannabis crea danni polmonari simili a quelli provocati dal tabacco, ma in un tempo decisamente inferiore. È quanto emerge dallo studio condotto dall'Università di Modena e Reggio Emilia, con il gruppo di Alessandro Stefani, e dall'Azienda ospedaliero universitaria di Modena, con il gruppo di Simona Guerzoni. La ricerca dimostra che il fumo di cannabis è correlato con lo pneumotorace spontaneo, ovvero la penetrazione di aria nella cavità pleurica a seguito della rottura di una bolla di enfisema presente sulla superficie del polmone e può provocare sintomi respiratori e alterazioni polmonari. "Questa ricerca - commenta Stefani - è la prima che evidenzia che i fumatori di cannabis operati per pneumotorace corrono maggiori rischi dopo l'intervento. Da notare anche la giovane età dei soggetti, 25 anni in media. Alcuni di questi ragazzi, fumatori abituali di marijuana, presentavano già sintomi e danni polmonari di una certa gravità, assimilabili a quelli di un fumatore di sigarette di lunga data".

Lo studio è stato svolto presso la struttura complessa di chirurgia toracica, diretta da Uliano Morandi, in collaborazione con il Servizio di tossicologia medica, diretto da Luca Pani (nella foto), su 112 pazienti tra i 18 e i 40 anni operati per pneumotorace spontaneo. La popolazione dello studio è stata suddivisa in fumatori di cannabis (marijuana in tutti i casi), fumatori di tabacco e non-fumatori. Rispetto ai non-fumatori e ai fumatori di solo tabacco, è emerso che i fumatori di cannabis presentavano una maggior frequenza di sintomi respiratori tipo bronchite cronica. L'analisi delle Tac ha inoltre evidenziato una maggior presenza e gravità di lesioni polmonari da enfisema nei fumatori di cannabis, aspetti visibili anche all'ispezione del polmone al momento dell'intervento. Infine, nei fumatori di cannabis operati per pneumotorace, il decorso post-operatorio è risultato gravato da maggiori complicanze rispetto ai non fumatori e ai fumatori di tabacco e il rischio di recidiva del pneumotorace dopo l'intervento è più elevato. Questi danni sono risultati dose-dipendenti, ovvero più marijuana un soggetto fuma, più gravi sembrano essere i sintomi respiratori, l'enfisema polmonare e le complicanze postoperatorie.

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fonte: ansa

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